Prosegue il percorso di formazione/approfondimento per docenti, giunto alla sua terza edizione, per continuare ad affinare le condizioni per sviluppare esperienze di pensiero fra i bambini e le bambine, ragazzi e ragazze che frequentano le classi (di ogni ordine e grado).
Il corso è aperto a tutte/i coloro che avessero voglia di mettersi in gioco e misurarsi con la metodologia della Philosophy for children, anche se non si sono mai accostate/i a questa esperienza. In questa prospettiva la filosofia esce delle abituali residenze in cui siamo soliti incontrarla (liceo, università), per farsi spazio laddove non è del tutto prevista. Per filosofia, dunque, non s’intende lo studio storico del pensiero umano quanto piuttosto la pratica del pensare come attività che si spinge oltre la conoscenza e diviene attitudine, disposizione alla ricerca critica.
L’esperienza della philosophy for children rappresenta un’occasione di dialogo che valorizza la riflessione, il domandare e il “pensare fra l’altro/e” in una condizione di pluralità di visioni e stili che possono farci sperimentare un contesto di “esperienza della complessità e della differenza”. Un tempo che si ferma e riconduce l’attenzione ad un ascolto attivo, ad una partecipazione coinvolta, all’espressione del proprio pensiero, nell’idea che il pensare insieme sia una condizione generativa e proficua.
La Philosophy for Children (P4C) nasce nei primi anni Settanta grazie al lavoro di Matthew Lipman, docente di Filosofia e Logica presso la Columbia University di New York. L’attività, ampiamente affermatasi negli anni in molti paesi del mondo, muove dal presupposto che la filosofia detenga un valore formativo, giacché consente di riflettere, oltre che sui contenuti, anche sui metodi e sulle procedure sviluppate. Il programma prevede un curricolo di diversi racconti in forma dialogica, affiancati da altrettanti manuali per gli insegnanti, strutturati in base all’età di riferimento e destinati a bambini dai cinque anni in avanti. La Philosophy for Children, pertanto, non si prefigge l’insegnamento della filosofia e non va quindi intesa come trasmissione di sapere, ma pone come obiettivo dichiarato lo sviluppo di abilità generali di ragionamento. In questa dimensione la proposta di Lipman rappresenta un modello didattico di educazione al pensiero, ma nello stesso tempo, per le sue caratteristiche, si mostra capace di ampliare le abilità sociali e di consolidare la sfera emotiva e sociale in genere, ponendosi come possibile strumento di educazione civile. Anche la Scuola italiana, nelle Indicazioni Nazionali, propone un obiettivo analogo, cioè “stimolare lo sviluppo della personalità del bambino potenziandone le abilità di ragionamento e di giudizio”. In questo solco è inserito anche l’UNESCO, che nel 2002 ha istituito il World Philosophy Day che pone l’attenzione sul ruolo della pratica filosofica di comunità nella scuola.
In sintesi s’intende approfondire dal punto di vista teorico e pratico:
- il rapporto fra filosofia e pensiero come esperienza dialogica, critica e riflessiva di relazione con la creazione di concetti e di relazione con il linguaggio;
- la possibilità e la legittimità che la pratica della filosofia possa avere cittadinanza in vari contesti: in classe con i bambini e le bambine, con le insegnanti come occasione formativa e di esperienza di pensiero, in contesti socio educativi come le comunità;
- il concetto di etica del pensiero e della conoscenza come diritto a pensare ma anche come idea di una filosofia critica non dogmatica, aperta al pensiero della differenza e al pensare altrimenti;
- la politica dei soggetti ovvero il rapporto fra pensiero e soggetto come spazio di interrogazione del concetto stesso di soggetto e come disposizione dei soggetti coinvolti ad essere pensanti e non semplici osservatori/trici del mondo;
- il pensare come processo di ampliamento ed esercizio delle prospettive concettuali e di categorizzazione culturali forti;
- la necessità dell’importanza del processo riflessivo e non di un meccanismo di ripetizione del pensato e del saputo;
- il rapporto fra l’esperienza del pensare critico e riflessivo e la condivisione delle esperienze culturali e sociali;
- le istanze di socializzazione che si realizzano nel contesto della pratica della filosofia;
- il valore dell’esperienza della pratica della filosofia in ambito formativo ed educativo in contesti di mutamento sociale significativi;
- spunti di letteratura per l’infanzia per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze.
Il progetto s’ispira alla pratica della philosophy for children e all’ampio panorama della pratica filosofica nelle scuole. La proposta intende promuovere:
- l’idea di trasformazione della classe/gruppo in comunità di ricerca e dell’insegnante in compagno curioso e appassionato di un viaggio filosofico;
- il ruolo del facilitatore/trice come disposizione e atteggiamento all’apertura e all’interrogazione con una particolare attenzione a modalità non direttive e di circolarità del pensiero
- la dimensione del domandare come invito costante di approfondimento e riflessione
- l’attenzione all’argomentazione e alla relazione con i concetti in gioco
- la valorizzazione della persona come autore/autrice di un pensiero
- la relazione con il testo pre-testo (filosofico, narrativo, poetico, filmico, visivo) inteso come occasione riflessiva
- un approfondimento sulla metariflessione
- l’attenzione all’ascolto dell’altro come spazio di relazione, confronto e crescita reciproca.
A partire dai contenuti chiave delle Indicazioni nazionali per il Curricolo la philosophy for children come esperienza di pensiero invita e promuove:
- un esercizio delle competenze e delle abilità di pensiero che permettono il “dialogo fra le discipline” nella direzione della complessità;
- come prassi dialogica facilita e promuove l’esercizio della prassi democratica come spazio di ascolto, dialogo e pensiero condiviso nella direzione della socialità;
- valorizza e pone un’attenzione significativa alla diversità e al dialogo delle differenze di idee e prospettive di pensiero;
- pensa la persona come “centro” di un processo di crescita attivo e partecipato;
- pensa la classe come comunità di ricerca ovvero come uno spazio di relazione, dialogo in crescita e trasformazione;
- consolida le competenze di pensiero complesso (logico, creativo, relazione, critico) rivolte a rafforzare il rapporto con l’apprendimento dei contenuti disciplinari dei saperi di base;
- rafforza la formazione dell’insegnanti sul piano dell’esercizio delle competenze del pensiero complesso;
- facilita l’apertura di spazi di ascolto utili all’insegnante per proiettare la progettazione scolastica in relazione ai reali bisogni e competenze dei bambini/e, ragazzi/e.
Nel corso delle attività formative saranno approfondite le seguenti aree:
- nascita e sviluppo della philosophy for children-community;
- approfondimento del programma della philosophy for children;
- approfondimento degli sviluppi della Philosophy for children in altre declinazioni possibili;
- attività pratica e laboratoriale con le insegnanti e nelle classi;
- circolarità comunicativa e dialogica;
- l’uso del testo pre-testo come occasione di pensare filosofico;
- approfondimento sulla letteratura per l’infanzia per i ragazzi e le ragazze;
- il domandare come modalità di ricerca filosofica;
- la comunità di ricerca;
- approfondimento progettuale: la metariflessione;
- il ruolo del facilitatore/trice;
- la metariflessione.
Modalità
Gli incontri formativi per le insegnanti e gli insegnanti si articolano in 30 ore. La formazione prevede un’articolazione di attività teoriche, pratiche e nelle classi così organizzata:
Mercoledì 15 gennaio 2020
09.00 – 13.00 | Attività di pratica e osservazione* nelle classi presso l’Istituto “Aurispa”. |
14.30 – 18.30 | Introduzione alla P4C; approfondimento del ruolo del facilitatore; il domandare come modalità di ricerca filosofica. Attività pratiche e uso e riflessioni intorno alle modalità di ricerca e all’uso dei testi pre-testo. |
* In questo contesto le/gli insegnanti osserveranno e sperimenteranno sul campo metodiche e dinamiche che si attivano durante una sessione di Philosophy for children.
Giovedì 16 gennaio 2020
09.00 – 13.00 |
Attività di pratica e osservazione nelle classi presso l’Istituto “Aurispa” |
14.30 – 16.30 | Restituzione e attività meta-riflessive intorno alle esperienze delle classi. |
Martedì 18 Febbraio 2020
15.30 – 18.30 | Incontro di approfondimento e pratica a cura di Nelluccia Mancarella: sessione di philosophy for community. |
Mercoledì 25 marzo 2020
09.00 – 13.00 | Attività nelle classi delle insegnanti coinvolte nel percorso formativo. |
14.30 – 18.30 | Le comunità di ricerca: divisi in sottogruppi attività di pratica e di meta- riflessione in riferimento ai laboratori svolti nelle classi. |
Giovedì 26 marzo 2020
09.00 – 13.00 | Attività nelle classi delle insegnanti coinvolte nel percorso formativo. |
15.00 – 16.00 | Sessione in plenaria. Conclusioni. |
Il percorso di formazione si terrà presso:
IV ISTITUTO COMPRENSIVO “G. AURISPA”, Via O. Bacci, 1 96017 NOTO (SR)
Tel. 0931/836975
http://www.aurispa-noto.edu.it/
Locandina Philosophy for children in gioco: prospettive e possibilità – terza edizione